Casella di testo: I buoni lavoro per 800 euro «Così aiutiamo i disoccupati»
Da la Provincia Pavese — 8 dicembre 2011 sezione: CRONACA 
Il Comune acquisterà buoni-lavoro per un totale di 800 euro: I cittadini saranno impiegati in lavori occasionali accessori come servizi culturali, ricreativi e ambientali. «L’acquisto dall’Inps di 80 voucher sarà a titolo sperimentale – spiega il sindaco Luca Mondin – Offriremo così occasioni di impiego e di integrazione di reddito a persone uscite o non ancora entrate nel mondo del lavoro, garantite dalla copertura previdenziale e contro gli infortuni sul lavoro». I prestatori di lavoro occasionale possono essere pensionati, studenti, casalinghe, disoccupati, titolari di disoccupazione speciale per l’agricoltura e l’edilizia: tra i pensionati possono accedere quelli in trattamento pensionistico in regime obbligatorio, mentre sono considerati studenti i giovani, con meno di 25 anni e più di 16, regolarmente iscritti a un ciclo di studi.

La minoranza ora chiede il rilevatore di velocità
Da la Provincia Pavese — 19 novembre 2011 sezione: CRONACA 
Un rilevatore di velocità all’ingresso del paese da Mortara. La richiesta arriva dal gruppo di minoranza “Un Cuore civico per Olevano”, rappresentato dal consigliere Marco Ariatta, che ha presentato una mozione da discutersi nel prossimo consiglio comunale. Sulla strada provinciale 57 molti automobilisti provenienti da Mortara viaggiano a una velocità elevata, soprattutto nell’ultimo tratto che costeggia il viale delle Rimembranze.
«Considerato che in questo tratto si è già in centro urbano con limitazione ai 50 chilometri orari, come indicato dal cartello stradale con il nome del Comune situato poco prima del cimitero comunale, proponiamo di dare facoltà alla giunta d’installare un limitatore di velocità a semaforo nei pressi dell’arco storico di via Roma», spiega Ariatta. La strumentazione dovrebbe segnalare per tempo la velocità al conducente: nel caso questa non si riduca, la vettura dovrebbe riprendere un’andatura più adeguata per evitare lo stop del semaforo. O fermarsi.
«Non è nostro interesse proporre un autovelox permanente, ma un correttore, viste le limitazioni dei 30 chilometri orari all’interno del paese, dopo l’arco», dice Ariatta. Nei Comuni dove sono stati installati i limitatori di velocità si è avuto un discreto risultato, più che altro abituando gli automobilisti a decelerare in tempo, evitando quindi entrare in paese a velocità troppo elevate e, di conseguenza, pericolose per i pedoni.

Ex-museo ristrutturato con i soldi dell’elettrodotto
Da la Provincia Pavese — 30 ottobre 2011 sezione: CRONACA 
L’ex sede del Museo contadino di via Battisti sarà riqualificata con i contributi erogati da Terna, che realizzerà l’elettrodotto Trino-Lacchiarella, oltre a un mutuo. L’intervento è inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2012-2014 approvato dalla giunta. Il lavoro di ristrutturazione sarà eseguito nel 2012 e avrà una spesa di 300mila euro. Inoltre, il Comune ha messo a bilancio 70mila euro, da fondi propri, per la riqualificazione dell’ex parco giochi, che riceverà la pensilina per i pendolari, un parcheggio per lo scuolabus e la Casa dell’acqua.
Nel 2012 e nel 2013 si provvederà a riasfaltare diverse strade comunali: due i lotti per 200mila euro complessivi, ricavati da un mutuo e da fondi propri. Nel 2013 è in programma la riqualificazione di viale delle Rimembranze: 20mila euro da un contributo regionale. Infine, nel 2014 riqualificazione del cimitero (100mila euro da fondi comunali e da un mutuo) e realizzazione della piazzola ecologica (50mila euro da fondi propri).

Ultimi giorni per il San Michelino
Da la Provincia Pavese — 20 settembre 2011 sezione: CRONACA 
Assessori, consiglieri comunali, enti, associazioni e cittadini possono presentare una candidatura per la benemerenza “San Michelino d’oro”. I nominativi di persone in possesso dei requisiti richiesti dovranno essere comunicati in municipio entro venerdì 30 settembre. «Il vincitore dovrà essere scelto, tra l’altro, per l’attività svolta nei campi della scienza, delle arti e professioni, dell’industria, del lavoro, dello sport e per opere di carattere sociale.

Partita a dama in simultanea al Giardinetto di Olevano
Da la Provincia Pavese — 26 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Il Partito democratico anima l’annuale festa al Giardinetto comunale di via Solferino con una partita di dama in simultanea. Protagonista, domani, sarà il robbiese Corrado Fiaccola, che nel 1990 si è classificato campione italiano nella categoria “Terzo gruppo”, cioè esperti, gareggiando per la Società scacchistica novarese.
Alle 17 Fiaccola ingaggerà una simultanea di dama incontrando contemporaneamente dieci giocatori. Dopo il pomeriggio fra dame e pedine, la Festa democratica riprenderà alle 20 con i piatti sfornati dal ristorante. Alle 21 si balla con l’orchestra di Emilio Silvestri. Domenica secondo e ultimo giorno di festa. Alle 18 si terrà l’esibizione di arti marziali con gli atleti della società “La Costanza” di Mortara. Alle 20 ancora tutti al ristorante della festa e, alle 21, spazio ai balli e alle danze con l’orchestra di Ruggero. Nel corso della serata esibizione dei maestri della società “La Costanza” di Mortara. Alle 23, invece, è in agenda l’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi. Come ogni anno, un terzo del ricavato andrà a favore dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. (u.d.a.)

Una sede per il Pd Accordo con il Comune
Da la Provincia Pavese — 20 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Il Partito democratico si riunirà nel locale comunale di via Vittorio Emanuele II.
La giunta guidata dal sindaco Luca Mondin ha esaminato la richiesta del circolo locale di aver in uso un locale da adibire a sede per gli incontri politici e per riunioni e assemblee.
«Abbiamo destinato al Pd di Olevano il locale situato in via Vittorio Emanuele II – spiega il sindaco di Olevano - il canone d’affitto avrà decorrenza dal 1° settembre prossimo e la durata di un anno, rinnovabile», spiega il sindaco Mondin.
Il canone annuo per l’utuilizz del locale di via Vittorio Emanuele è fissato in 600 euro da corrispondere in due rate semestrali, al 1 settembre 2011 e al 1 marzo 2012. Al Partito democratico fa capo la minoranza consiliare “Insieme per Olevano”. (u.d.a.)

La Battaglia, spiaggia low cost sull’Agogna
Da la Provincia Pavese — 18 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Sono tornato a rivedere la Battaglia. Nonostante il nome un luogo non violento.
Al posto delle armi ha sempre nascosto frescura, cascatelle, sabbia e acqua limpida.
Questo avveniva però solo una volta, nei cosiddetti mitici Anni ’70. Il mare dei poveri si diceva. Un emblema della società liquida di cui ci parla oggi il sociologo Baumann.
La Battaglia, slargo sul fiume Agogna, si apriva sulla sinistra dopo avere superato il paesino di Olevano, famoso per il suo museo agricolo contadino e per la gara del “salam pusè bon”.
A quel tempo la Battaglia era per noi tutti, ventenni con pochi soldi in tasca, un’attrazione irresistibile. Ci transitava tutta la Lomellina, bagni assicurati, prezzi low cost, no cloro, boschetti per il pisolino pomeridiano, persino una pianta di amarene per la merenda, una “surbia” nella vecchia cascina poco distante per ristorarsi in quelle calde estati che sembravano non finire mai.
E ancora la sera ragazzi e ragazze e fuochi di falò e balli e chitarre e ancora balli e spinelli e chiacchere sino all’alba, inseguendo le stelle. Lui si chiamava Piero, fisico asciutto, statura imponente, magro come un chiodo. Appena scorgeva che la primavera era alle porte, non seguendo le date del calendario ma consultando i tarocchi , partiva. Alla Battaglia Piero era un animale stanziale, arrivava in bici nera, intrecciava tutto il giorno corde e reti per il campo di pallavolo e al tramonto salutava gli ultimi raggi riflessi sull’acqua. Pregava il suo dio, a cui confessava la sua felicità per la sua vita cosi poco artificiale, con poco cibo, senza mode, libero. Libero di aspettare un Godot che tuttavia non arrivava mai. Poi ritornava solo e felice canticchiando l'amato De Andre.
Sono tornato ieri a rivedere la Battaglia, i "marinin " sono secchi, la cascina un rudere, la spiaggia divorata dalla piena, l’acqua piena di schiuma per le concerie a monte.
Piero non c’è più, mi piace immaginarlo in altri lidi . Mi sembra che di lui rimanga solo il suo riflesso, la sua ombra nel vento bollente, il suo sguardo a fiutare l’aria e a immaginare chi poteva mai essere “il buttafuori del sole che lo spinge ogni giorno in scena alle prime ore”.
L’autore, lomellino doc,vive e lavora a Mortara                                                     (di Adriano Arlenghi)

Tabelloni riossi, l’opposizione vuole chiarimenti
Da la Provincia Pavese — 17 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Lo spazio per la pubblica affissione di via Solferino al centro dell’interrogazione presentata dalla minoranza Un cuore civico per Olevano. «In conseguenza dei recenti lavori di recupero del Giardino comunale si è constatata la rimozione dei tabelloni per le pubbliche affissioni: questa mancanza crea disagio alla popolazione della via, che per certi versi avverte una certa disinformazione – spiega il consigliere di minoranza Marco Ariatta – Chiediamo alla giunta se lo spazio informativo sarà ripristinato o se, in caso contrario, lascerà un vuoto nella via». (u.d.a.)

Gli appuntamenti della sagra di San Rocco
Da la Provincia Pavese — 14 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Da stasera alle 20 al giardinetto comunale si può cenare e assaggiare il tipico salam d’la duja. Alle 21.30 spettacolo dialettale della compagnia teatrale L’Albero di Giuda dal titolo “la sagra di Bruguglia” .
Domani alle 20 “pizzata” di Ferragosto; alle 21.30 suona il gruppo Mauri e Primo ed estrazione della sottoscrizione a premi. Martedì apre la mostra fotografica, poi a sera si cena e si balla con i Simpson.

Accorpamento per 84 Comuni, Bosone: «Non tagliare i servizi»
Da la Provincia Pavese — 13 agosto 2011 sezione: CRONACA 
Ottantaquattro Comuni della Provincia rischiano l’accorpamento. Hanno meno di mille abitanti e secondo la manovra approvata dal Consiglio dei ministri non possono mantenere la macchina amministrativa attuale. Di dettagli tecnici sul come accorpare ancora non ce ne sono, e anche i parlamentari pavesi sono pronti a discuterne in Senato e alla Camera, «perché bisogna stare attenti a non usare superficialità», dice Daniele Bosone, presidente della Provincia e senatore Pd. Per il 23 settembre ha convocato una assemblea dei sindaci, all’ordine del giorno ci sono gli azzonamenti, ma sarà un’occasione per parlare anche della manovra. «Il problema sarà non fare della demagogia, ma accorpamenti seri – dice Bosone – senza tagliare i servizi al cittadino». La gente si chiede se il suo piccolo Comune dovrà cambiare nome, se per fare una carta d’identità dovrà prendere l’auto e non la bicicletta. «Alcuni Comuni hanno già dei servizi condivisi – dice ancora Bosone – i tempi sono maturi perché possano unirsi, ma bisogna stare attenti a non essere superficiali. Resta il fatto che quella degli accorpamenti è una razionalizzazione amministrativa e non di costi, perché i costi della politica in questi comuni sono bassi». Per il presidente della Provincia però il problema più grosso resta quello dei tagli ai trasferimenti per Province e Regioni. «Sono 5 miliardi di euro tagliati e significa ulteriori tagli ai servizi – dice Bosone – rischiamo di non poter garantire i servizi essenziali». Anche il Pd aveva proposto un taglio delle Province (ma sotto i 500mila abitanti e non 300mila) e su questo punto è pronto a lavorare. «Ma in generale questa è una manovra molto depressiva, fatta solo di tagli e tasse, non c’è niente per lo sviluppo», dice Bosone. Voterà si o no? «E’ opportuno approfondire, ma di sicuro siamo contrari ai tagli».
Tra i parlamentari pavesi il leghista Roberto Mura parla di «identità delle comunità». «Da leghista dico che l’identità va difesa – spiega – anche realtà con poche centinaia di persone hanno valore, ma bisogna comunque vedere come ridurre i costi. La nostra provincia è fatta di tante piccole realtà locali, gli accorpamenti porteranno a conseguenze sulla rappresentatività locale, ma vedremo quali possibilità ci sono per non perdere il senso di comunità, per continuare la storia servono le persone». Marco Maggioni (Lega) ribadisce che per il Carroccio era fondamentale non toccare le pensioni, detto questo si dice pronto a valutare le proposte sugli altri punti. «In certe aree ci sono sprechi – dice – ma tanti sindaci lo fanno quasi per volontariato, il costo vivo nei piccoli comuni sono i dipendenti e questi non si possono licenziare». Carlo Nola, Pdl, parteciperà alla commissione bilancio. «Per Comuni con 200-300 abitanti è giusto l’accorpamento – dice – molti comuni hanno già servizi condivisi. Siamo in attesa dei documenti poi faremo le nostre valutazioni». Critico Angelo Zucchi (Pd): «L’accorpamento dei piccoli comuni è fumoso, bisogna distinguere tra costi della politica e costi della democrazia, i consigli comunali sono elemento della democrazia del territorio».
Ecco i Comuni della provincia di Pavia con meno di 1000 abitanti (fonte Comuni.it):
Scaldasole, Campospinoso, Torre d'Arese, Rovescala, Pietra de' Giorgi, Montalto Pavese,Pieve Albignola, Alagna, Sant'Angelo Lomellina, Casatisma, Barbianello, Breme, Torricella Verzate, Filighera, Sant'Alessio con Vialone, Ponte Nizza, Olevano di Lomellina, Villanova d'Ardenghi, Corana, Cergnago, Ruino, Romagnese, Cornale, Castana, San Damiano al Colle, Monticelli Pavese, Pizzale, Mornico Losana,Brallo di Pregola, Silvano Pietra, Bagnaria, Val di Nizza, Suardi,Bosnasco, Rosasco, Castelnovetto, San Zenone al Po, Rognano, Torre Beretti e Castellaro, Battuda,Spessa, Montecalvo Versiggia, Robecco Pavese, Albonese, Santa Margherita di Staffora, Mezzana Rabattone, San Cipriano Po, Zenevredo, Casanova Lonati, Zerbo, Borgoratto Mormorolo, Langosco, Rea, Badia Pavese, Menconico, Montescano, Fortunago, Nicorvo, Verretto, Genzone, Cozzo, Costa de' Nobili, Torre de' Negri, Pancarana, Montesegale,Valverde, Gambarana,Semiana Cecima, Rocca Susella, Valeggio, Galliavola, Albaredo Arnaboldi, Golferenzo, Ceretto Lomellina, Oliva Gessi, Bastida de' Dossi, Lirio, Volpara, Calvignano, Canevino, Velezzo Lomellina, Villa Biscossi, Rocca de' Giorgi.
Secondo Comuni.it, inoltre, in zona rischio sarebbero anche Codevilla , Trovo e Bastida Pancarana, che hanno pochi abitanti in più della fatidica quota mille.

La centrale si fa
Da L’Araldo della Lomellina - 29 luglio 2011
Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla vicenda che ha visto contrapposti la contrapposizione della fondazione Vera Coghi, rappresentata tra l’altro dall’avvocato Loriana Zanuttigh, e dall’altra la Biomasse Olevano srl, sostenuta dalla Provincia di Pavia, che in questa fase era assistita dall’avvocato Giuseppe Franco Ferrari, sempre di Pavia. La sentenza depositata il 25 luglio acoglie il ricorso presentato dall’azienda che sta realizzandol’impianto a biomasse, insieme all’ente di piazza Italia. Viene dunque dato il via libera alla centrale, nonostante le tante voci avverse provenienti, oltre che dalla fondazione presieduta da Mariangela Zenoni Collivignarelli, anche dai cittadini, e dalle associazioni e dai comitati ambientalisti locali. Nella sentenza viene confermata la correttezza delle procedure per il rilascio dell’autorizzazione: non sussistono quindi i motivi che avrebbero potuto portare, come sembrava dopo le pronunce del Tar, al suo annullamento.
Una sentenza che fa discutere: «Prendiamo atto del pronunciamento del Consiglio di Stato e lo rispettiamo – ha affermato a caldo la presidente della Fondazione Coghi - anche se devo dire che prende in considerazione soltanto gli aspetti procedurali, senza tenere conto delle cinque relazioni che entrano nel merito della qualità dell’impianto, redatte da luminari del settore che abbiamo chiamato a dare il proprio parere. A questo proposito vorrei rimarcare che la Provincia, in questa sede, si è schierata con l’azienda costruttrice dell’impianto».
Da qui l’appello lanciato dalla presidente Zenoni al nuovo presidente, Daniele Bosone, che ha fatto dei temi ambientali uno dei suoi cavalli di battaglia in fase di campagna elettorale: «Chiedo che la nuova amministrazione provinciale copnsideri la nostra situazione, e si pronunci a riguardo». Ma non finisce qui: «Questa era comunque una battaglia che andava fatta: sono orgogliosa di aver dato voce a quelli che voce non hanno mai. Posso dire di aver ricevuto molta solidarietà dalla gente su questi temi, che spesso sembrano riservati ai soli addetti ai lavori, ma che riguardano invece ciascuno di noi».

Dalla Cei 148mila euro per la facciata della chiesa
Da la Provincia Pavese — 5 luglio 2011 sezione: CRONACA 
La Conferenza episcopale italiana ha concesso un contributo di 148.800 euro per il restauro della facciata della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo.
La notizia è stata diffusa dal pulpito dal parroco, don Mirko Montagnoli. Il sacerdote, a sua volta, ha ricevuto la comunicazione dal vescovo di Vigevano, monsignor Vincenzo Di Mauro. La chiesa parrocchiale era stata dichiarata inagibile l’8 marzo 2010 e da allora chiusa al culto: la prima funzione religiosa dopo l’emergenza era stata officiata nelle ultime festività pasquali.
Don Mirko e i parrocchiani avevano preparato un corridoio coperto di fronte all’ingresso della chiesa per garantire l’incolumità dei fedeli, che erano partiti in processione religiosa dalla chiesa di San Rocco per arrivare in San Michele attraverso via Roma. Ora la comunità è in attesa di altri finanziamenti per il completo restauro della parrocchiale: il parroco ha promesso il ripristino della torre campanaria e dell’orologio in tempi rapidi. (u.d.a.)

E' lomellino il salame da fetta più buono
Da La Lomellina — 1 giugno 2011 sezione Rubriche
Intenditori di salami a rapporto al museo contadino. Domenica 29 maggio presso il Museo di Arte e Tradizione Contadina di via Uberto de’ Olevano si è svolta, alla presenza di un numeroso pubblico, la 14a edizione della gara “Al salam puse’ bon”. Sono stati presentati per il giudizio 21 salami crudi da parte di 16 concorrenti. La giuria, composta da Gianni Terzi, Presidente della  Confraternita del Cotechino Magro, da Oddone Crocco della Confraternita Cotechino Magro, da Mario Depaoli della Confraternita Salame di Varzi “Pegaso”, da Giorgio Perdoni della Confraternita Salame di Varzi “Pegaso” e da Marco Scurati dell’Ordine della Pancetta con Cotenna. Tutti sono esperti nel campo agro alimentare e hanno valutato con estrema competenza i salumi presentati. 
Al primo posto si è classificato quello di Battista Delfini di Gambolò, al secondo quello di Erneso Rlmanini di Stradella e al terzo quello di Giuseppe Orlando di Soriasco. Il miglior salame olevanese è risultato quello di Maria Madeo.  I primi due classificati, sono invitati a partecipare alla finale del “Campionato provinciale salame diritto e da fetta” che si terrà a Varzi.
Alla premiazione, oltre al Presidente dell’Associazione Amici del Museo, Giuseppe Poggi, ha presenziato il Vice Sindaco del Comune di Olevano Luigi Above e l’ex assessore alla Cultura della Provincia di Pavia, Marco Facchinotti.

Zona pedonale in Piazza San Michele
Da la Provincia Pavese — 3 maggio 2011 sezione: CRONACA 
Divieto in piazza Il Comune ha istituito il segnale di divieto di transito in piazza S. Michele: nell'area antistante la chiesa possono passare i soli mezzi autorizzati. L'intervento fa parte dell'interrogazione della minoranza Cuore civico

Un paese assaltato dai ladri
Da La Lomellina — 13 aprile 2011 sezione Lomellina
La sicurezza di Olevano, piccolo centro dell’alta Lomellina posto a pochi chilometri da Mortara è al centro di una polemica innestata da un nostro lettore che in questi giorni chi ha mandato una lettera firmata in cui avanza accuse abbastanza pesanti e circostanziate nei confronti dell’amministrazione comunale locale. 
“Pensavo di essere venuto ad abitare in una ridente, felice piccola cittadina delle campagne della Lomellina – sottolinea l’abitante di Olevano  - ma, mio malgrado, devo ricredermi. Perché? Perché nei giorni scorsi i ladri in mattinata hanno deciso di fare visita alla mia abitazione, e da quel che sappia non è la prima volta che lo fanno nel nostro paese. Lodevole il fatto che in Olevano siano state messe delle telecamere di videosorveglianza, ma a che pro se intanto il loro utilizzo è pressoché inutile? Non è forse vero che una telecamera posizionata nella via San Martino, tutt’ora sprovvista di tale mezzo, dove io abito sarebbe utile? Magari posizionata all’incrocio tra via San Martino, via Solferino e via Garibaldi? E’ una via lunga ma totalmente sprovvista di ogni mezzo di sicurezza – prosegue il nostro lettore - cosa che se ci fosse stato sarebbe stato sicuramente un deterrente per i malintenzionati dell’altro ieri”. Poi un attacco diretto nei confronti del primo cittadino Luca Mondin. “Il sindaco di per sé – prosegue il nostro lettore - è totalmente inesistente, lo si vede solo nelle cerimonie ufficiali. Ma alla fin fine, dopo tutte le promesse fatte, cosa ha fatto per Olevano? Rispondo io: niente di niente! Una giunta comunale che del paese se ne frega altamente. Extracomunitari che fanno quasi quello che vogliono. E’ ora di dire Basta! Io personalmente non ce la faccio più, e penso che anche qualche altro centinaio di cittadini la pensi come me. O si trovano realmente delle soluzioni concrete al problema della sicurezza o da questo voragine non se ne viene più fuori”. A queste accuse circostanziate risponde il giovane sindaco. “Mi spiace che la persona, che però non vuole uscire allo scoperto – commenta Mondin – abbia avuto un furto, ma posso assicurare che le telecamere posizionale in paese funzionano e perfettamente, tant’è vero che gli autori dei due furti più eclatanti effettuati sinora dall’inizio del mio mandato, presso la casa parrocchiale ed alle poste, grazie alle telecamere sono stati individuati e messi in galera. A Olevano c’è un sistema di videosorveglianza che anche le forze dell’ordine hanno giudicato il migliore della nostra provincia. Ovvio, tutto è migliorabile e non si può arrivare dappertutto. Sul fatto che io sia “assente” però è una menzogna in quanti lo sanno tutti che tutte le settimane sono in Comune ed ogni venerdì pomeriggio sono a disposizione di chi mi vuole parlare”. Nei giorni scorsi il Comune aveva anche organizzato (purtroppo scarso il pubblico presente) un incontro con i cittadini sul tema sicurezza alla presenza dei Carabinieri della stazione di Zeme. 

Arrestato il bandito delle Poste
Da la Provincia Pavese — 13 marzo 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. E' tornato a prendere l'auto usata per la rapina alle Poste del 23 febbraio scorso. Così i carabinieri hanno bloccato Gaetano Buommarito, 62 anni: originario di Palermo, vive a Mortara e ha diversi precedenti analoghi. E' in carcere a Vigevano, dopo la convalida del fermo come persona gravemente indiziata di reato, con l'accusa di rapina a mano armata, sequestro di persona (aveva chiuso in bagno un'impiegata, scappando con 5mila 300 euro) e ricettazione della macchina, rubata a Robbio due anni fa.  La Rénault Kangoo color verde acquamarina dopo il colpo era stata parcheggiata a Mortara, in attesa di recuperarla quando le acque si fossero calmate. Buommarito, a quanto sembra, la utilizzava solo per mettere a segno delle rapine.  I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Vigevano, coordinati dal capitano Gennaro Cassese e dal tenente Alberto Cavenaghi, dopo il colpo a Olevano hanno indagato partendo dalla descrizione del bandito e dell'auto usata per la fuga. In una decina di giorni la macchina è stata scoperta, e tenuta sempre sotto controllo: era regolarmente chiusa a chiave anche se rubata.  Due giorni fa Gaetano Buommarito è andato a riprenderla: si è messo alla guida indossando un paio di guanti di lana, altro elemento che ha insospettito i carabinieri. L'hanno seguito fino a Vigevano e poi bloccato: ha cercato di liberarsi dei guanti, dicendo che la Kangoo non era abitualmente nella sua disponibilità.  Perquisendo la sua casa, è stata trovata una barba finta e una pistola giocattolo senza tappino rosso che riproduce una Beretta calibro 9. Tutti questi elementi - uniti alla descrizione del bandito, decisamente somigliante a Buommarito - hanno permesso di far scattare il fermo. Il giudice dell'indagine preliminare Carlo Pasta l'ha poi convalidato, alla presenza dell'avvocato difensore Fabio Santopietro.  Erano le 10.30 del 23 febbraio, quando il rapinatore è entrato nell'ufficio postale di via Roma a Olevano, piccolo comune a pochi chilometri da Mortara.  L'unica impiegata - non c'erano clienti - è stata rinchiusa nei bagno di servizio, dopo essere stata costretta a consegnare i soldi sotto la minaccia di un'arma. «Dammi i soldi che hai in cassa», aveva detto il bandito puntando una pistola contro la donna. L'impiegata allora ha sbloccato il sistema di sicurezza dello sportello, per consegnare tutto il denaro incassato quel giorno. (Anna Mangiarotti)

L'Unità d'Italia raccontata dallo storico
Da la Provincia Pavese — 13 marzo 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. I bambini intonano l'Inno di Mameli mentre in cielo salgono palloncini tricolore. Il Comune ha definito il programma della commemorazione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia: due gli appuntamenti in programma. Mercoledì, alle 21.15, alla sala polifunzionale di piazza Libertà si terrà la conferenza «I casi di Lomellina durante l'invasione austriaca del 1859». Relatore sarà Giuseppe Zucca, dirigente scolastico. Rinfresco al termine della serata. Il giorno dopo, alle 11, nel piazzale della chiesa di San Rocco sarà inaugurata una targa alla presenza delle autorità. Il sindaco Luca Mondin terrà un discorso celebrativo, prima che i bambini intonino l'inno nazionale. La mattinata proseguirà con un lancio di palloncini tricolore.

Rapina da 4mila euro all’Ufficio Postale
Da la Provincia Pavese — 24 febbraio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Rapina all'ufficio postale. Ha agito un uomo a volto scoperto, alle 10.30. L'unica impiegata, una residente di San Giorgio, è stata rinchiusa nei bagni di servizio dopo essere stata costretta a consegnare 4mila euro sotto la minaccia di un'arma.  In posta non c'erano clienti. Unico testimone, la responsabile che è anche la sola impiegata dell'ufficio postale di via Roma.  Alle 10.30 la donna, una quarantina d'anni, da due dipendente della filiale di Olevano, residente con la famiglia nel comune di San Giorgio, ha visto entrare un uomo sulla quarantina. Dall'accento sembrava italiano, bavero del giubbotto alzato.  «Dammi tutti i soldi che hai in cassa». Il rapinatore era armato. Così è parso all'impiegata, che non ha saputo però descrivere con esattezza se si trattasse di un coltello o di una pistola. Sono stati attimi di terrore interminabili. La donna non ha opposto resistenza. Ha sbloccato il sistema di sicurezza dell'unico sportello e ha consegnato il denaro incassato fino a quel momento: quattromila euro in contanti.  Per garantirsi la fuga il malvivente è andato oltre. Ha intimato all'impiegata di dirigersi verso il bagno, sempre sotto la minaccia di un'arma. Nessuna resistenza. La dipendente, in preda al panico, ha obbedito senza fiatare. L'uomo ha chiuso a chiave dall'esterno e si è allontanato a piedi. Dalle prime testimonianze nessuno avrebbe notato auto sospette parcheggiate nei paraggi. Ma non è escluso che almeno un complice aspettasse a motore acceso in un luogo meno esposto al passaggio. L'impiegata è riuscita a liberarsi quasi subito e ha allertato il 112. «Quando è successo ero a dieci metri dall'entrata, eppure non ho visto nessuno. Uno non va a pensare che un passante come tanti possa essere in realtà un delinquente che ha appena compiuto una rapina»: l'ex sindaco Giuseppe Poggi si trovava poco distante dal luogo della rapina. 
Raccolta benefica per dare un aiuto a Telethon

Coccini, arbitro a tutti i costi
Da la Provincia Pavese — 23 febbraio 2011 sezione: SPORT
OLEVANO. A fine stagione smette. A convincerlo non sono state le due aggressioni subite e nemmeno gli impegni di lavoro, a fermare Giovanni Coccini è stato il tempo. L'arbitro di Olevano quest'anno compie 45 anni, un età in cui le giacchette nere vanno in pensione, a meno di deroghe. Coccini arbitra da quando aveva 16 anni e ha deciso di appendere il fischietto al chiodo.  Compiuti i 45 anni, gli arbitri potrebbero dirigere per altre cinque stagioni, ma solo in Terza categoria e nei tornei giovanili. Coccini ha deciso invece di smettere. «Del resto - dice il fischietto di Olevano, che nella vita gestisce una macelleria - arbitro da quando avevo 16 anni». Nella sua carriera tante partite di Seconda e Terza, con qualche presenza in Prima. «Io avevo il mio lavoro e non ho mai pensato di fare il professionista - spiega - ma arbitrare mi è sempre piaciuto tanto e non volevo smettere». In 30 anni il calcio è cambiato tanto. «Il gioco - spiega Coccini - si è fatto più veloce e nelle mie categorie adesso si vedono molti più giovani e meno 35enni, soprattutto però adesso c'è meno rispetto per gli altri. Più di una volta mi è capitato di vedere i giocatori mandare a quel paese i loro dirigenti».  E agli arbitri cosa succede? «Io sono stato aggredito due volte, a Pieve Albignola e a Gravellona, ma già anni fa - ricorda - . In entrambi i casi mi sono preso un pugno in faccia e chi me l'ha tirato è poi stato squalificato per cinque stagioni. In un caso mi hanno rotto il labbro e nell'altro sono finito al Pronto soccorso e mi hanno messo un collare, ma non ho mai pensato di smettere. Uno dei due aggressori lo vedo ancora sui campi e ci salutiamo cordialmente». Non tutti gli arbitri aggrediti però hanno la sua stessa voglia di continuare. «Dovete considerare però che adesso ci sono molti episodi incresciosi nei tornei giovanili, dove gli arbitri esordienti si fanno le ossa. A 18 anni un arbitro avrebbe bisogno di essere aiutato invece trova dirigenti che lo criticano, giocatori che insultano tutti e genitori che urlano ai figli di spaccare la gamba all'avversario. In passato, in casi così, gli allenatori avrebbero portato fuori di peso i ragazzi maleducati, adesso invece stanno zitti».

Scontro sulle ronde
Da la Provincia Pavese — 20 febbraio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. La maggioranza istituisce i Volontari civici, ma l'opposizione parla apertamente di «ronde, in cui fra l'altro possono parteciparvi solo cittadini italiani». Il regolamento è passato in consiglio comunale con il solo voto della maggioranza di centrodestra del sindaco Luca Mondin, contraria la minoranza di Insieme per Olevano guidata dall'ex sindaco Roberto Spairani.  Fra i punti più controversi c'è il requisito della nazionalità italiana per gli aspiranti Volontari civici.  «Così, per esempio, se una cittadina norvegese volesse svolgere il compito di accompagnatrice di un anziano cittadino di Olevano non potrebbe farlo», fa presente Insieme per Olevano. Mondin spiega: «Abbiamo steso il regolamento attingendo ad altri di Comuni limitrofi, fra cui quello di Sant'Angelo, dove governa il centrosinistra. Non mi sembra che si possa parlare di discriminazioni ai danni di chicchessia». La minoranza di centrodestra ha eccepito anche alcuni passaggi tecnici.  «La precisazioni che i volontari debbano essere "disarmati" e possono "anche rivolgersi alle forze dell'ordine" sono addirittura ridicole - aggiunge Spairani - Siamo certi della buona fede del sindaco e dell'assessore ai Servizi sociali quando dichiarano che a Olevano non ci saranno mai le ronde. Sarà un malinteso, ma il testo parla chiaro: forse non si ha il coraggio di dichiarare il proprio pensiero, anche se è quello purtroppo culturalmente dominante?». Il gruppo dei Volontari civici, che sarà coordinato dal vigile urbano e che non potrà portare alcun tipo di arma, avrà anche funzioni di natura sociale, come accompagnare gli anziani agli ospedali o alle cliniche. «Oppure potranno ripulire le aree verdi e segnalare rifiuti smaltiti in luoghi non idonei: in ogni caso, non si tratta assolutamente di ronde per il controllo del territorio - chiarisce Mondin - Abbiamo solo istituzionalizzato un gruppo che già operava in paese, fornendo anche una copertura assicurativa». Presto le iscrizioni. 

Regolarizzate i prestiti al Museo
Da la Provincia Pavese — 16 febbraio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Chi ha fornito attrezzi rurali al Museo di arte e tradizione contadina dovrà formalizzare l'atto di donazione o di prestito. Il Comune ha emesso un avviso indirizzato a chi ha regalato o prestato oggetti, strumenti, macchinari e documenti esposti o conservati al museo di via Uberto DA Olevano. «Chi non avesse ancora provveduto, è invitato a formalizzare la donazione o il deposito di questo materiale entro giovedì 31 marzo, alle 12 - spiega il sindaco Luca Mondin - Al trascorrere di questo termine, oggetti, strumenti, macchinari e documenti la cui donazione o concessione non sia stata formalizzata dal proprietario e avente diritto diverranno automaticamente proprietà del Museo di arte e tradizione contadina o del Comune». (u.d.c.) 

Il canto del gallo finisce dall’avvocato
Da La Lomellina - 9 febbraio 2011 sezione Lomellina
In quel cortile scorazzano una capretta, un cane da caccia, una cagnolina da compagnia e quattro galline. C’era anche un gallo. Stava lì fino a pochissimi giorni fa, perché S.C., colf trentaquattrenne che vive con il padre e la sorella in via Marconi, si è dovuta a malincuore sbarazzare dell’animale.
Da qualche settimana i vicini di casa inveivano puntualmente nei confronti del bipede pennuto e dei bipedi suoi proprietari. Pomo della discordia, le abitudini del volatile. Che di professione fa il gallo, cioè canta e razzola. In particolare è la prima caratteristica ad aver indispettito i dirimpettai della donna, fino al punto di condurli da un avvocato. “Hanno fatto scrivere una lettera dal loro legale - racconta S.C. - sostenendo che il gallo, cantando a ogni ora del giorno e della notte, disturberebbe la loro quiete. La realtà è totalmente diversa. Quella povera bestiola cantava solo alla mattina, puntualmente tra le 7 e 30 e le otto meno un quarto, un orario che non mi pare inopportuno. E poi viviamo in un paese di campagna, è normale udire certi suoni! Non siamo mica in un dormitorio”. Nonostante il vicinato si sia limitato a paventare azioni legali, di fatto senza intraprenderle, la donna giovedì scorso ha preferito porre fine al diverbio cedendo il ruspante ad amici di famiglia. “Adesso sono io a valutare un’eventuale richiesta di danni - aggiunge - questa storia non l’ho proprio digerita. Non è giusto, insomma. In primo luogo perché non vedo come un gallo possa costituire materia di denuncia per rumori molesti, e soprattutto perché in paese il pollaio non ce l’ho solo io. E adesso sento ogni mattina cantare decine di altri galletti”. Non c’è che dire: a finire allo spiedo è stata la pazienza della signora.

Altro stop alla centrale
Da la Provincia Pavese — 6 febbraio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Alla centrale di Olevano saranno possibili solo lavori di messa in sicurezza, con astensione da ogni attività di completamento: dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ha accolto le richieste della fondazione «Coghi» che ha fatto ricorso contro Maire Technimont. E' stata recepita solo in parte l'istanza cautelare presenta dalla società di costruzione di sospendere l'efficacia della sentenza del Tar del 28 ottobre scorso. Sentenza che aveva dato ragione alla fondazione e annullato le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia per l'esproprio dei terreni e la realizzazione della centrale a biomasse di Olevano. Il Consiglio di Stato ha fissato al 10 maggio la sentenza definitiva sul ricorso della società contro la sentenza del Tar che, di fatto, ha privato "Maire Tecnimont" e "Biomasse Olevano srl" delle autorizzazioni per continuare i lavori e per realizzare le infrastrutture viarie. Sempre il 10 maggio il Consiglio di Stato si pronuncerà anche sul ricorso presentato da Fondazione Coghi rispetto al non accoglimento da parte del Tar di profili di illegittimità riferiti all'autorizzazione integrata ambientale della Regione e al decreto di esclusione dalla Via, la valutazione di impatto ambientale, di competenza regionale, per la realizzazione della centrale a biomasse di Olevano. «L'ordinanza del Consiglio di Stato è molto importante - spiega la presidente di Fondazione Coghi, Mariangela Zenoni Collivignarelli - se si considera la mossa di Maire Tecnimont che, poco prima di Natale, ha presentato un'istanza cautelare senza contraddittorio per cercare di annullare la sentenza del Tar. La partita finale si giocherà il 10 maggio e sono convinta che, anche in quella sede, le nostre ragioni saranno riconosciute». 

Sei mesi per la marjuana
Da la Provincia Pavese — 5 febbraio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Il terreno che aveva in affitto serviva anche come piantagione domestica di marijuana. Fabio Valeri, 39 anni, residente a Olevano, è stato condannato per coltivazione di sostanze stupefacenti a sei mesi e 20 giorni di reclusione, cui si aggiungono 133 euro di multa.  Il 39enne era stato denunciato dai vigili urbani che avevano scoperto la marijuana il 10 ottobre 2009 durante un servizio di controllo. Secondo le accuse, nel terreno di via San Barnaba erano state trovate 16 piante. Nove erano alte un metro e 85, mentre le altre erano già state «potate», cioè erano state tagliate le cime e raggruppate in mazzetti.  Agli agenti il 39enne di Olevano avrebbe dichiarato che la sostanza era per uso esclusivamente personale, ma era scattata la denuncia a piede libero che ha portato all'apertura di un fascicolo nei confronti di Valeri. Ieri, davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Vigevano, Stefano Vitelli, si è concluso il procedimento con rito abbreviato che permette, in caso di condanna, di usufruire della riduzione di un terzo della pena. (l.g.) 

La chiesa riapre ai fedeli prima di Pasqua
Da la Provincia Pavese — 20 gennaio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. La chiesa di San Michele Arcangelo riaprirà il 17 aprile, Domenica delle Palme. Lo ha annunciato il parroco don Mirko Montagnoli: «I finanziamenti chiesti dal mio predecessore, don Teresio, sono stati negati. Sto cercando altre strade per concludere la messa in sicurezza in tempi brevi». La parrocchiale fu dichiarata inagibile l'8 marzo 2010 e da allora è chiusa. La comunità prega nella chiesetta di San Rocco. Era stata preventivata per la ristrutturazione una spesa di 140mila euro, di cui 100mila per la facciata. Soldi che don Teresio Cigala aveva chiesto alla Cei e a diverse fondazioni bancarie. Ora don Mirko annuncia una riapertura per la domenica che precede la Pasqua. In sintesi, sarà allestito un corridoio coperto di fronte all'ingresso chiesa per garantire l'incolumità dei fedeli: la processione religiosa partirà da San Rocco per arrivare in San Michele attraverso via Roma. Alla fine di ottobre, invece, era stata riaperta al traffico la provinciale per Mortara, con la contemporanea messa in sicurezza del campanile e della facciata laterale della chiesa parrocchiale. 

C’è il riscaldamento per la chiesetta di San Rocco
Da la Provincia Pavese — 15 gennaio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Funzioni religiose al caldo nella chiesa di San Rocco. Il nuovo impianto di riscaldamento è stato posizionato infatti per poter consentire ai fedeli di assistere alle messe con una temperatura gradevole.  Questo in attesa che riapra la chiesa parrocchiale di San Michele, che era stata dichiarata inagibile l'8 marzo dell'anno scorso per dei problemi strutturali.  Don Mirko Montagnoli, nominato parroco di Olevano soltanto tre mesi fa, ha inaugurato il nuovo impianto della chiesa di san Rocco, acquistato anche grazie a un contributo comunale di circa 1.000 euro. Fino alla caduta di pezzi di cornicione dalla parrocchiale, la chiesa di San Rocco era stata utilizzata solo per le funzioni estive che sono legate alla ricorrenza del santo.  San Rocco, cui è intitolata la chiesa, si festeggia infatti il 16 agosto. Intanto, per riaprire San Michele e mettere in sicurezza la volta sopra l'abside servono 140mila euro. I fedeli non fanno mancare le loro offerte: l'associazione Amici del Museo contadino ha donato 500 euro.  Anche in questo caso, il sindaco do Olevano Luca Mondin ha garantito la partecipazione dell'amministrazione comune. (u.d.a.) 

Niente abete i soldi vanno a San Rocco
Da la Provincia Pavese — 9 gennaio 2011 sezione: CRONACA 
OLEVANO. Il Comune ha rinunciato al contributo per il tradizionale albero di Natale per andare incontro alle necessità della chiesa di San Rocco, in cui si tengono ancora le funzioni religiose a causa della chiusura della parrocchiale di San Michele.  La società Biolevano, che sta costruendo la centrale elettrica lungo la provinciale per Castello d'Agogna, aveva devoluto circa mille euro per l'abete natalizio, ma la giunta li ha girati alla parrocchia per alleggerire la spesa per il riscaldamento di San Rocco.  «Si è deciso di addobbare solo il balcone del municipio, rinunciando al simbolo tradizionale del Natale - spiega il sindaco Luca Mondin - Abbiamo deciso di agire in questo modo per consentire l'attivazione dell'impianto di riscaldamento di cui la chiesa è sprovvista e permettere lo svolgimento delle funzioni religiose anche con le rigide temperature dell'inverno». (u.d.a.)

News dalla Provincia

Casella di testo: Carlo Arrigoni e Pierino Guida
Casella di testo: L’aula consigliare del Municipio