Casa Colombo

Porto Santo: la prima guida on line in italiano

La Casa Colombo, Museo di Porto Santo è la principale struttura di una rete di punti culturali che documentano i momenti e gli aspetti principali della storia dell'isola.
L'esposizione mostra come Porto Santo ebbe una grande importanza strategica nel contesto dell'espansione portoghese; documenta la presenza di Cristoforo Colombo nell'arcipelago di Madeira, e dimostra l'importanza di queste isole per la preparazione dei grandi viaggi che condussero alla scoperta dell'America. Cristoforo Colombo sposò la figlia di Bartolomeu Perestrelo, il Primo Governatore di Porto Santo.
La terza sezione del museo è dedicata al naufragio, avvenuto nei pressi della costa settentrionale di Porto Santo, del galeone Slot ter Hooge, di proprietà della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (V.O.C.). che era diretto a Batavia (Giacarta), in Indonesia.
Queste tre sezioni tematiche evocano il modo in cui le tre maggiori potenze nel mondo commerciale (Portogallo, Spagna e Olanda) si contesero il primato sui mari.

SALA 1 - L'espansione Portoghese
La prima sala del Museo è dedicata alle esplorazioni, alle conquiste marinare portoghesi e in generale alla successiva potenza commerciale del Portogallo sui mari di tutto il mondo. Vengono mostrate alcune carte da cui si nota la presenza dell'arcipelago di Madeira nelle carte del XIII e XIV secolo, dimostrando che le isole erano conosciute prima della loro scoperta ufficiale avvenuta nel 1418 per Porto Santo e 1419 per Madeira. Porto Santo ebbe una posizione strategica nel contesto dell'espansione portoghese nell'Atlantico e nel mondo intero, anche come centro amministrativo ed economico delle isole, come dimostrano i poteri affidati all'autorità portuale di Porto Santo ed al suo primo Governatore Bartolomeu Perestrelo.
Alcuni grandi tabelloni conducono i visitatori a ripercorrere le cronologie del XV e XVI secolo con alcune citazioni delle cronache del tempo. La mostra conserva alcuni pezzi storici che aiutano a collocare quei momenti nel preciso contesto storico. Possiamo ricordare ad esempio una
Croce Processionale in bronzo dorato realizzato fra il XV ed il XVI secolo. Questo pezzo rappresenta l'importanza della diffusione della fede Cristiana come contropartita per il riconoscimento papale delle nuove conquiste. Nella prima stanza vi è anche un Elmo in ferro e ottone della metà del XVI secolo che mostra l'importanza della forza militare nelle conquiste e nel controllo delle terre conquistate, così come le Monete portoghesi del XV e XVI secolo sono il simbolo del commercio e l'interesse della monarchia nell'espansione portoghese. Un pezzo eccezionale è un rarissimo e bellissimo Leggìo per Messali del periodo Edo, inizi del XVII secolo è una testimonianza dell'importanza del Portogallo nel mondo. Questo pezzo creato dalla cultura e tecnologia non occidentale, presenta una forma inclinata e costituisce un oggetto molto importante nella liturgia cattolica, poiché destinato a reggere i libri sacri. Questo tipo di arte è chiamato Namban, una parola giapponese che significa barbari del Sud, ovvero i commercianti portoghesi. Dalla scoperta ufficiale di Porto Santo nel 1418 all'arrivo nell'isola giapponese di Tanegashima nel 1543: più di un secolo che i portoghesi impegnarono nelle esplorazioni dei mari che si possono considerare un primo esperimento di globalizzazione e che raggiunsero confini orientali impensabili. In seguito, a partire dalla metà del '500, con l'inizio della competizione spagnola e olandese, le cose iniziarono a cambiare.

Il Trattato di Tordesillas
Quest'area separa ed al tempo stesso unisce la stanza dedicata all'espansione portoghese e quella dedicata all'espansione spagnola ed al navigatore Cristoforo Colombo. Si può vedere una rappresentazione grafica del Trattato di Tordesillas (1494), che divise il mondo non ancora scoperto in Occidente, fra Portogallo e Castiglia, le due principali potenze marinare.

SALA 2 - Colombo e l'espansione spagnola
Dedicata al coinvolgimento della corona spagnola nell'esplorazione mondiale, attraverso il finanziamento della spedizione di Cristoforo Colombo che, mentre cercava di trovare una nuova via per raggiungere l'India, finì con lo scoprire l'America (1492) . La seconda stanza presenta un riassunto della biografia  di questo navigatore, inclusi i suoi studi nautici in Portogallo, le sue relazioni con le case commerciali che controllavano gli scambi internazionali dello zucchero di Madeira, il suo soggiorno sull'isola di Madeira, dove sposò Filipa Moniz, la figlia del primo Governatore di Madeira nel 1479/1480, ed il suo soggiorno a Porto Santo, dove nacque il suo primogenito, Diego Colombo. Vi sono spiegate nel dettaglio le sue numerose campagne delle "Indie" durante le quali furono scoperte le Bahamas, Haiti, Cuba, Guadalupe, Puerto Rico, Martinica e le Antille.
Nella stanza vi è anche un
ritratto di Cristoforo Colombo della metà del '600, di fattura italo-fiamminga, parecchi dipinti con soggetti navali, come un'immagine della Santa Maria, la nave sulla quale salpò da Palos nel 1492 per scoprire l'America. L'interesse per la figura di Cristoforo Colombo crebbe durante le commemorazioni per la scoperta dell'America del 1892. In quell'occasione vennero realizzate molte immagini fantasiose del navigatore. Il Museo possiede una curiosa collezione di ritratti di Colombo, su carta, soprattutto del XIX secolo, che fu donata dal collezionista locale Mario Barbeito de Vasconcelos. Alcuni di questi dipinti sono usati per un divertente laboratorio didattico per i giovani visitatori.
Nella stanza vi è anche
una bottiglia di produzione Chimu, proveniente da
un'antica regione peruviana con capitale Chan Chan. E' un esempio dell'influenza culturale apportata dal dominio coloniale spagnolo sui popoli andini nel XVI secolo. Qui, la figura principale è un conquistatore spagnolo, in una posizione divina, adorato da due figure più piccole. Infine vi è un
vassoio messicano in argento della metà del XVII secolo, che segue i modelli di argenteria iberica di quel periodo.
Il Messico fu un importante produttore di manufatti in argento per tutto il XVII secolo, poiché il suo territorio aveva molte miniere di questo metallo che veniva usato per finanziare i commerci spagnoli nelle Filippine.

SALE 3 e 4 - Il galeone Slot ter Hooge
Le sale documentano l'espansione coloniale olandese ed la sua competizione con gli imperi coloniali portoghesi e spagnoli. La prima stanza è dedicata al naufragio dello Slot ter Hooge, un galeone che apparteneva alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali (Verenigde Oostindische Compagnie, VOC). Il galeone era stato costruito nel 1723 e naufragò nel mese di novembre 1724 a Baia do Guilherme, sulla costa settentrionale di Porto Santo, mentre era diretto a Batavia (Giacarta), in Indonesia, dov'era situata la sede principale della Compagnia in Asia. Il galeone trasportava un carico di circa tre tonnellate d'argento che erano destinate ad essere scambiate con spezie, porcellane ed altre merci preziose. Trasportava anche 254 passeggeri di cui ne sopravvissero solo 33.
I primi tentativi di recupero del carico avvennero nel 1726 su iniziativa dell'inglese John Lethbridge, che, negli anni successivi, riuscì a recuperare parte del carico. Il resto venne recuperato nel 1974 da un gruppo di archeologi guidati dal Dott. Robert Sténuit, un ricercatore belga, che offrì parte del ritrovamento a Madeira. Alcuni di questi oggetti e frammenti sono qui esposti: alcuni
lingotti d'argento marchiati VOC, monete europee del XVII e XVIII secolo, ed alcuni effetti personali dei passeggeri. Si può vedere anche un cannone della nave.
La seconda stanza di questa sezione è sempre dedicata alla VOC ed al commercio olandese in Asia e cerca di ricostruire il tipo di merci che lo
Slot ter Hooge avrebbe portato in Europa dall'oriente se non fosse affondato.

SALA 5 - Ricostruzione di una casa del XV secolo
Oltre il piccolo cortile si trova la ricostruzione di una stanza di una casa di marinai del XV secolo con personaggi nei costumi dell'epoca. Nello stesso edificio è ospitato il centro didattico che insegna a comprendere i temi trattati e i materiali conservati nel museo.

Casa Colombo, esterno
Sala 1 - Croce Processionale
Sala 1 - Elmo di ferro
Sala 1 - Leggio per Messali
Sala 2 - Ritratto di Cristoforo Colombo
Sala 2 - Bottiglia Chimu
Sala 2 - Vassoio d'argento
Sala 3 - Lingotti VOC d'argento
Sala 3 - Monete XVIi e XVIiI secolo
Sala 3 - Monete XVIi e XVIiI secolo
Sala 3 - Cannone del galeone Slot ter Hooge